Wired Usa ha realizzato un racconto multimediale sponsorizzato per il provider di video in streaming Netflix: Tv Got Better descrive la nuova età dell’oro della televisione. E’ un esempio di evoluzione del native advertising, la pubblicità su misura per gli ambienti giornalistici digitali
Un antropologo è stato consultato da Wired per la creazione di un racconto su come è cambiato il nostro modo di guardare la televisione. I contenuti multimediali (testo, infografiche, video) sono rifiniti e ricchi di informazioni, tanto da spingere la rivista Adage a definire Tv Got Better un equivalente nella pubblicità di Snow Fall, il pluripremiato prodotto giornalistico digitale.
Colpiscono queste caratteristiche:
1) La pubblicità nativa, pensata per mimetizzarsi con i contenuti editoriali (in questo caso è bene evidenziata l’etichetta: “sponsor content”), può essere interessante quanto un prodotto giornalistico.
2) Tv Got Better è stato realizzato all’interno di Condé Nast, l’editore di Wired: è un prodotto in-house, elemento non secondario quando bisogna garantire una perfetta integrazione con i contenuti giornalistici.
3) L’investimento di risorse nel racconto multimediale è stato rilevante.
4) Wired si prepara a promuovere questa pubblicità sui social media e sulle property digitali della casa. Vale la pena di ricordare che circa un anno fa Condé Nast ha creato una divisione interna, Amplifi, dedicata allo sviluppo di contenuti nativi per i brand associati all’editore. Per Amplifi lavorano scrittori, registi e, nel caso di Tv Got Better, un antropologo.
5) E’ un passo avanti nella strategia di sviluppo nel digitale che vede Condé Nast, e Wired in particolare, in prima fila tra gli editori di periodici. Wired fa il 50% dei ricavi pubblicitari con il digitale, di questi circa il 30% ha una componente nativa.